Esperienze di vita:

MONICA

L’Architetto Monica nasce a Roma, una città che la caratterizzerà molto, il legame con la città è forte: fiera e orgogliosa di essere romana, di appartenere a qualcosa di grande.

Sin da piccola crede che l’essere umano sia destinato a qualcosa di più che la semplice materica esperienza terrena, che le sue mani possano “parlare” e che la terra e le stelle non siano poi così distanti. Il contatto con la natura è sempre stato fondamentale, l’abbraccio della Madre Terra e il supporto degli elementi sono da sempre presenti nel suo percorso. Il cammino di vita la porta a scegliere la Facoltà di Architettura, ma nella ricerca le risposte non sono ancora giunte.

Attraverso la conoscenza del proprio Sé comincia a testare l’infinita connessione del tutto, che la fa crescere come persona e come professionista. Comprende la necessità di portare “oltre” il suo bagaglio e le sue conoscenze sull’Architettura con la ‘A’ maiuscola. Approda allo studio delle Energie Sottili, che cambieranno per sempre la sua visione delle cose, dell’Architettura e soprattutto la conoscenza della realtà. Le risposte che cercava stavano arrivando. Era solo l’inizio.
 

Esperienze di vita:

CARMEN

L’Architetto Carmen oggi è consapevole che in mancanza di un’effettiva iniziazione alle Energie Sottili ciascuno di noi possiede il proprio elementare e potente ‘intuito’. Una voce che a volte è chiara e udibile altre volte dolorosamente repressa. Ancora una ragazzina sceglie di tentare l’avventura di seguire quella voce. Questa avventura la porta all’età di 12 anni a trascorrere le sue vacanze estive anziché con gli amici al mare, dentro gli uffici di Greenpeace Zürich. Tra una fotocopia e l’altra ascolta le riunioni degli adulti e comprende l’importanza di proteggere e amare la Natura per preservarne la Bellezza.

Questa voce la porta a lasciare la sua città di nascita Zurigo, dove era nata e cresciuta, per trasferirsi in un altro paese, in un’altra città con un’altra lingua per iscriversi alla Facoltà di Architettura di Roma. Questa divina città le ha insegnato molto ed è stata molto generosa con lei e a poco a poco l’ha elevata alla sua ‘prisca sapientia’. Già durante gli anni di università inizia ad avere dei dubbi, qualcosa non tornava: i suoi studi e conoscenze non spiegavano perché quando si trovava in determinati spazi, in determinate chiese riusciva a percepire un’energia, una magia e invece quando si trovava in spazi moderni/contemporanei questo non accadeva. Certi luoghi erano magici, altri no. E la ricerca era appena iniziata.

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