L’architetto oggi assorbito dalla tecnica raramente si ferma a osservare le conseguenze delle proprie scelte. L’ARCHITETTURA NATURALE è il pensiero che entra nella natura, che esprime naturalezza e semplicità. Ogni scelta progettuale è tale che non ci si può esimere dal considerare l’impatto su ciò che ci circonda. Per cui è importante avvicinarsi più alla natura che alla tecnica. L’architetto non deve trasformare gli strumenti in fini. L’essere umano dovrebbe scendere dal suo trono di conquistatore e tornare a sedersi al suo posto, a contatto con la terra.
Progettare naturalmente significa avere un diverso approccio alla vita, alla progettazione, in equilibrio con risorse, energie, forze telluriche e cosmiche che da millenni garantiscono la sopravvivenza della nostra specie sul pianeta. Significa instaurare una relazione di reciprocità con ciò che ci circonda, esprimendo un rispetto per la vita e per le cose, al di là di mode e tendenze. Un costruito che deve tornare a essere il prolungamento dei sensi, delle abitudini, del nostro modo di essere e di vivere. Gli Architetti che si dedicano a una Architettura Naturale intendono la professione non solo come disciplina del costruire, ma anche come ragione etica e sociale nei riguardi dell’essere umano e del suo benessere. Un’architettura che respira e interagisce con i suoi abitanti e l’ambiente: consuma poco, sporca ancor meno offrendo molto in termini di benessere e comfort.
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